Una costellazione di opere diverse per materiali e forme e segni e contenuti. Sono gli Archivi Sostenibili dell’Arte del San Marino Green Festival.

Ma in ognuna di queste opere batte un cuore, come solo l’arte riesce a fare quando esce da sé, in senso positivo, svolgendo una funzione simbolica, soccorrendo le lacune e i baratri dei nostri tempi post-tecnologici.

Ciò avviene quando si sposta il baricentro della creazione individuale a quella collettiva, dando il via ad un processo aperto, di circuitazione di pensieri e sollecitazioni, spostando la centralità dello sguardo sullo spettatore e su un percepire aperto e partecipato.

Ogni opera presente è una ‘forma concreta di cultura‘: contiene la freschezza delle narrazioni e la pratica del fare arte, celando una liturgia segreta di gesti e di competenze artistiche che dispiegano i tanti percorsi della contemporaneità.

Gli Archivi Sostenibili si prefiggono di attraversare i territori delle ecologie contemporanee attraverso i sentieri e le diverse diramazioni che conducono a riflessioni sul nostro tempo e sullo spazio, inteso come habitat e come dimensione dell’esistere.

Il focus è rivolto a temi paradigmatici nella nostra civiltà: dai cambiamenti climatici, alla salvaguardia della natura, alla precarietà della terra che abitiamo, ma anche alla fragilità del vivere, al destino delle cose, con il loro carico di memorie delle quali si è interrotta la filiera dell’uso.

Non solo sustainable art che solitamente si avvale di materiali di riuso e di strumenti di riciclo. Il senso di questa raccolta si sposta sul valore del racconto, sulla dimensione narrativa che ci avvicina alla leggerezza felice delle favole che a loro volta racchiudono un insegnamento di saggezza.